Mi è sempre piaciuto fare i cosiddetti “lavoretti manuali”, sin dalle scuole elementari. Sembra non avere nulla a che fare con la cucina, eppure non è così, come cercherò di raccontarvi. Mi piaceva aiutare la mamma a cucinare, e decorare i piatti (soprattutto i dolci), come se fosse un lavoretto. Con alcune amiche mi trovavo a fare e decorare i biscotti di Natale, una vera e propria arte!
Crescendo e andando all’università ho dovuto accantonare la passione per i lavoretti manuali, il tempo non me lo permetteva più. Mi sono laureata in biologia e ho fatto un dottorato in microbiologia e biologia molecolare. Passavo molto tempo in laboratorio, e per fare gli esperimenti “seguivo ricette” di laboratorio. Questo seguire “ricette” di laboratorio (i cosiddetti protocolli) andò creando un certo astio nel seguire ricette di cucina, e così il cucinare è andato via via perdendosi per me. Inoltre, durante il periodo degli studi ho quasi sempre abitato in una casa studenti dove non dovevo cucinare, così che addirittura credevo di non essere più in grado di farlo. Dopo la casa studenti, in appartamento con due amiche, mi accontentavo di quelle tre, quattro ricette che sapevo ancora fare per quando arrivavano amici, e purtroppo la mancanza di tempo a causa del dottorato non lasciava spazio agli esperimenti in cucina…Poi mi sono sposata e con mio marito, una ottima forchetta pure lui, e anche un bravo cuoco, abbiamo scoperto la bellezza di cucinare insieme dopo il lavoro e goderci una buona cenetta preparata con amore, battute e bel tempo da trascorrere insieme. Dopo la nascita di nostro figlio non sono più tornata in laboratorio a fare esperimenti…e quel “seguire ricette” di laboratorio mi iniziò a mancare.
Passando più tempo a casa, ho potuto iniziare a dedicarmi di più alla cucina. E così mi lanciai a seguire e preparare ricette nuove. E sembrerà strano, ma abbastanza in fretta mi sono (ri)trovata a fare esperimenti, questa volta in cucina però. Il figlio piccolo non ci permetteva più di cucinare insieme, e così ci siamo divisi i compiti: io sperimentavo, e mio marito doveva valutare gli “esperimenti”, le ricette.
E così, pian piano, è nato il desiderio di condividere le ricette con punteggio più alto con amici e con chiunque fosse interessato a cimentarsi in cucina, per dare alla casa quel tocco di delizioso amore che mette un sorriso alle labbra e allo stomaco della famiglia, anche in tempi duri 😉
Non avendo né il tempo né le capacità di creare un blog, tenevo gli occhi aperti per qualche buona opportunità…e siccome la vita risponde a chi cerca: un’amica comune mi disse di dare un’occhiata al blog di Stefania…mi piacque moltissimo soprattutto perché Stefania, oltre ad essere già una cara conoscente, condivideva la stessa idea di fondo che avevo io, “si cucina avendo a cuore qualcuno”. Inoltre, lei aveva tutte le capacità tecniche e di design che a me mancavano e che invece l’avevano portata a creare quel bellissimo blog. A quel punto capii che sarebbe stato ancora più bello condividere la passione della cucina e di un blog con lei: mi lanciai a chiederle se avessimo potuto collaborare. E voilà, così nacque la “collezione Ilaria”. Buon divertimento e soprattutto buon appetito!